la storia del cartongesso

 

 

 

Il gesso è da sempre stato un materiale facile da trovare, ecco il perchè della sua grande diffusione per soluzioni costruttive sin dai tempi antichi.

 

Le popolazioni Babilonesi, i Caldei e gli Egizi, grandi costruttori dell'epoca, apprezzavano le sue versatili caratteristiche mostrando una forte sensibilità artistica impiegandole per diverse strutture architettoniche.; fra cui i capitelli: Tra gli elementi architettonici forse più antichi, i capitelli egizi erano decorati con loto, papiro e palme. Simboli con significati ben precisi che hanno dato il via alle decorazioni floreali e lineari dell’epoca classica greco romana, realizzati con materiali pregiati come marmo e pietra.

 

Fu però nel periodo Barocco e Rococò che il gesso raggiunse il suo massimo utilizzo decorativo per ricreare elementi ricchi di dettagli per uno stile lussuoso e aristocratico.

 

Il materiale inizialmente venduto sotto forma di piccole piastrelle resistenti al fuoco, in poco tempo fu distribuito in fogli di carta di gesso a multi-strato.

 

La vera lastra in cartongesso (nota come lastra- sandwich di cartone e gesso) nasce però alla fine dell' 800 negli Stati Uniti. E' stata la Gypsum Company US (USG) ad inventare il cartongesso nel 1916 in origine conosciuto come “Sackett Board “. Ed ebbe un enorme successo! Grazie alla velocità con cui si poteva costruire e i prezzi contenuti del cartongesso lo fecero diventare il materiale dominante al fine della seconda Guerra Mondiale.

 

 

La sua diffusione inizialmente era circoscritta alle nazioni settentrionali, che utilizzavano abitazioni a telaio di legno. Successivamente, le lastre in gesso rivestito si diffusero in tutta Europa e dagli anni Sessanta arrivare in Italia.

Il cartongesso, così come lo conosciamo oggi, è un’invenzione dell’azienda americana Gypsum Company, datata 1916. L’uso di questo materiale si è diffuso in Europa poco dopo, in particolare nei paesi del Nord e dopo circa 50 anni veniva impiegato con una certa frequenza anche da noi in Italia.

 

Ci sono voluti comunque non pochi anni affinché venisse riconosciuto come una soluzione di grande importanza nelle ristrutturazioni, così come anche nelle nuove costruzioni, sia nell’edilizia privata che in quella pubblica.

Il cartongesso è un materiale estremamente versatile, permette di creare pareti divisorie, controsoffitti, ristrutturare in modo moderno e funzionale qualsiasi ambiente, costruire una libreria da parete, regolare le altezze disarmoniche di un solaio, nascondere cavi, tubi, impianti ed elementi anti estetici in genere.

 

Lavorare con il cartongesso permette di dare ampio spazio alla creatività e di ottimizzare tempi e costi, assicurando sempre una resa perfetta, a patto ovviamente di affidarsi a dei professionisti preparati.

I pannelli di cartongesso sono leggeri e facili da gestire, si possono usare praticamente ovunque, sia appoggiandosi ad una struttura preesistente che creando un apposito telaio in legno.

 

L’evoluzione del cartongesso

Oggi i pannelli in cartongesso sono disponibili in diverse misure, tra le lastre più comuni ci sono quelle da 260, 300 o 360 centimetri di lunghezza. Per quanto riguarda le larghezze standard si parla invece di 60 o 120 centimetri, con uno spessore di 9,5 millimetri.

Il cartongesso è composto da un nucleo centrale in gesso coperto su entrambi i lati da uno strato di cartone. Può essere tagliato, ridimensionato e “sagomato” con un seghetto o un taglierino. Si possono smussare gli angoli delle lastre, forarle per far passare cavi elettrici o altri elementi.

 

Oggi sempre più spesso nelle nostre case si opta per controsoffitti e pareti in cartongesso, che in effetti sono semplici soluzioni per rinnovare gli spazi domestici con interventi tutto sommato limitati.

 

Le pareti in cartongesso permettono di ripensare e riorganizzare gli spazi interni con una grande libertà. Si possono creare studi o sgabuzzini, così come una cabina armadio e molto altro, il tutto su misura.

 

I pannelli in cartongesso inoltre sono anche utili per la coibentazione della nostra casa. Grazie ai loro molteplici strati di materiale si prestano bene all’isolamento termico, acustico e per costruire anche delle efficaci barriere contro la risalita capillare dell’umidità.

Nel corso del tempo il cartongesso come materiale non è cambiato poi molto, ma senza dubbio è cambiato il modo nel quale viene usato e sempre più spesso viene apprezzato per la sua versatilità e per i risultati che sa dare, caratterizzati da linee pulite, ordinate e moderne.

 

Le diverse tipologie e classificazione del cartongesso

Le lastre standard di cartongesso sono di colore bianco, si usano per ristrutturazioni o nuove costruzioni, in tutte le tipologie di edifici e sono adatte a pareti divisorie, contro pareti, controsoffitti, ecc.

 

Il cartongesso idrofugo e idrorepellente, a differenza di quello comune è pensato per resistere all’umidità. Questi pannelli sono particolarmente adatti per ambienti umidi, come ad esempio il bagno o la lavanderia. Queste lastre in genere hanno un rivestimento esterno verde.

 

Il cartongesso ignifugo, viene usato in edifici pubblici e privati, è di colore rosa ed è composto da un nucleo di gesso mischiato a materiali come vermiculite, fibre di vetro e perlite.

 

Il cartongesso termico è un’ottima soluzione per l’isolamento termico. Viene spesso usato per contropareti, rivestimenti perimetrali e pareti divisorie, venendo montato su telaio ligneo con all’interno materiale coibentante, come lana di vetro o polistirene espanso.

Il cartongesso acustico è disponibile in pannelli con spessore e design variabili, ottimi per controsoffittature o contro pareti, spesso lo si usa in uffici, aule scolastiche, ospedali o teatri, oltre ad un buon isolamento acustico offre anche un adeguato isolamento termico.

 

Si può pensare che il cartongesso vada bene solo per elementi e strutture interne e che sia un materiale relativamente fragile, in realtà esistono anche il cartongesso ad alta densità, particolarmente resistente e il cartongesso per esterno, che resiste ottimamente agli agenti atmosferici e si usa ad esempio per applicazioni sulle facciate degli edifici.

 

In fine, per chi ama dare libero sfogo alla propria creatività, esiste anche il cartongesso curvo o flessibile, soluzione ideale per disegni particolarmente complessi grazie al suo spessore di appena 6 millimetri. Viene usato ad esempio per creare pareti curve, banconi o reception, ma anche librerie e scaffalature dal design particolare e dal forte impatto visivo.

 

 

PEETER GAIANI - IL CARTONGESSO - SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RIMINI)

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