Sempre più italiani affittano casa per brevi periodi, ottenendo così delle entrate potenzialmente molto interessanti che vanno ad integrare il loro reddito e in alcuni casi diventano la principale fonte di sostentamento del nucleo familiare.

C’è anche chi inserisce nelle note piattaforme per gli affitti brevi la propria prima casa, a tale proposito è bene sapere che si può comunque godere degli incentivi al momento dell’acquisto della stessa, ovvero del cosiddetto bonus prima casa, ma affittando l’abitazione principale, quella in cui si ha la residenza, anche se per periodi brevi, si rischia invece di perdere lo sconto sull’IMU, va quindi analizzata con attenzione la propria situazione e trovata la soluzione più vantaggiosa, magari consultando il proprio commercialista, per evitare brutte sorprese.

Detto questo, quanto si può guadagnare affittando casa? Le cifre variano molto da città a città e anche, in particolare nel caso degli affitti brevi, nei diversi periodi dell’anno

Affittare casa a Milano.

Uno dei più noti siti di settore ha condotto un’indagine su tutto il territorio nazionale e con particolare attenzione alla regione Lombardia e alla città di Milano. Dall’analisi condotta emergono dati decisamente interessanti. Il report sul rendimento medio della casa intesa come investimento a livello nazionale mostra come si possa guadagnare ogni anno il 2,3% del valore dell’immobile per i monolocali e l’1,8% per bilocali e trilocali.

In alcune città l'incremento è più elevato, ad esempio un bilocale a Milano frutta oggi il 7% in più rispetto al 2010 (guadagno annuo lordo da locazione). Si arriva addirittura al 8% a Napoli al 10% a Roma.

In tutta la Lombardia il rendimento annuo lordo di un immobile in locazione, considerando tutte le 9 principali città lombarde, è del 6% per i bilocali e del 5,7% per i trilocali.

Mantova è la città dove il rendimento è più alto: un bilocale rende l'8,7% all'anno mentre un trilocale l'8,6%. Seguono le città di Varese (6,6% per un bilocale e 5,9% per un trilocale) e di Lodi (6,2% per un bilocale e 5,6% per un trilocale).

A Milano, un po’ a sorpresa, ci sono i rendimenti più bassi della regione: 4,7% per un bilocale e 4,6% per un trilocale. In ogni caso si tratta di percentuali superiori a quelle di molti altri investimenti o forme di risparmio, come i conti deposito o i buoni postale. Investire sul mattone insomma in Italia ripaga sempre.

Il report ci da informazioni molto interessanti, come ad esempio il fatto che, se si punta a affittare un immobile conviene concentrarsi su case di piccola dimensione e monolocali, perfetti per gli affitti brevi e che possono dare il miglior rapporto tra costo d’acquisto e rendimento annuo. In molti casi questi monolocali o bilocali sono seconde case.

Se invece si vuole guadagnare sull’affitto della prima casa, si punta in genere su una sola stanza, da dedicare allo scopo, ovvero all’accoglienza di turisti, ma anche studenti o lavoratori che necessitano di una sistemazione temporanea.

Per chi vive nelle maggiori città italiane e più in generale nelle città d’arte o comunque in luoghi di interesse turistico, quello degli affitti brevi spesso diventa un business decisamente appetibile, ma prima di improvvisarsi sarà sempre bene documentarsi a dovere su aspetti legali e fiscali, facendosi seguire da un professionista.

Per fortuna ci sono in tutte le maggiori città società specializzate nell’offrire servizi proprio ai proprietari che vogliono mettere a reddito il proprio immobile, senza troppe complicazioni e seccature. Affidarsi a queste strutture ha dei costi che incidono inevitabilmente sui propri guadagni, ma è una scelta che permette di semplificare molto la propria attività, in particolare se gli affitti brevi non sono e non vogliamo diventino il nostro principale lavoro.